Prodotti di nicchia da raccontare e sostenere: il fagiolo occhio nero della Valle del Sele
Raccontare di un territorio vuol dire anche raccontare delle sue eccellenze e tipicità, intese come espressione di quel connubio, unico ed autentico, che si instaura tra le risorse naturalistiche ed agroalimentari locali e quel patrimonio di conoscenze, tradizioni, e ritualità che ad esse si applicano e sulle quali si costruisce il senso di comunità e l’identità stessa di un luogo.
Il racconto di queste tipicità segna l’inizio di un percorso verso la riscoperta e la valorizzazione di tutte quelle produzioni che, seppur espressione di un’economia minore, o di nicchia, possono contribuire, in maniera determinante, al processo di crescita e di sviluppo di una comunità, tenace e resiliente, sempre più orientata verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa del contesto storico e socio-ambientale locale.
Si parte, dunque, dall’Alto Medio Sele, contesto da sempre ricco di risorse naturalistiche ed ambientali di pregio, per conoscere meglio storia, caratteristiche e particolarità del fagiolo occhio nero, coltivazione tipica di quest’area.