Olio extra vergine di oliva: storia, usi e tradizioni dall’Antica Volcei ai giorni nostri.

Le origini della pianta di olivo e dei suoi frutti si perdono nel tempo. Le interpretazioni simbolico-religiose, che in esso vedono il simbolo della pace, ne collocano l’esistenza già a i tempi di Noè e del Diluvio Universale, quando la colomba fece ritorno all’Arca portando con sè un ramoscello d’ulivo.

Oltre che in Asia Minore, dove probabilmente fu ritrovato per la prima volta, esso è presente, da sempre, in tutto il bacino del Mediterraneo, tanto da rappresentare la pietra miliare dell’alimentazione dei suoi popoli.

Testimonianze e ritrovamenti di diversa natura, dagli utensili per il trasporto e per la conservazione, fino ad un rudimentale impianto di molitura e trasformazione, confermano la centralità che questa coltivazione assunse in tutto il territorio dell’Antica Volcei, tanto da diventare un fattore trainante per l’economia del tempo, fino ai giorni nostri.

#Comunitàresilienti ripercorre questo viaggio, nel tentativo di ritrovare nessi e legami che tengono insieme, grazie all’olio extra vergine di oliva, il mondo dell’archeologia, dell’agricoltura e dell’artigianato locale.

Il Tartufo nero di Bagnoli Irpino: storia, tradizione e valorizzazione.

Continua il viaggio di #comunitàresilienti tra le eccellenze ed i prodotti di nicchia del territorio del GAL I Sentieri del Buon Vivere, per incontrare uno dei protagonisti indiscussi della gastronomia irpina: il Tartufo Nero di Bagnoli Irpino.

Iscritto nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T) della Regione Campania, il Nero di Bagnoli Irpino è presente, nella fascia montana individuata tra gli 800 ed i 1500 mt di altitudine del massiccio dei Picentini, da almeno due secoli e mezzo. Testimonianze storiche ne attestano l’utilizzo fin dai tempi di Carlo III di Borbone.

Grazie al racconto di esperti, produttori e consumatori, conosceremo meglio le tradizioni, gli usi e le possibilità di sviluppo offerte da questo prelibato tuber mesentericum.

L’oro nero dell’Alta Valle del Sele: il Tartufo nero di Colliano.

A Colliano, nell’Alta Valle del Sele, all’ombra di faggi e querceti, cresce, spontaneo, l’oro nero della gastronomia locale: l’omonimo tartufo nero.
#Comunitàresilienti ci porta alla scoperta di questo tubero, ripercorrendo, insieme ai protagonisti e agli attori locali, le tappe salienti che hanno portato alla notorietà di questo prodotto, dalla sua scoperta, avvenuta quasi per caso negli anni sessanta del secolo scorso, al percorso di valorizzazione e crescita che trova nella quasi trentennale mostra-mercato, una delle sue massime espressioni, coinvolgendo l’intera comunità.
Dagli esperti cercatori, alle aziende di trasformazione, al comparto gastronomico e della ristorazione, alle attività ricettive e turistiche, fino a quelle artistiche e dell’artigianato locale: tutti, indistintamente, parte di questo processo di sviluppo resiliente che il tartufo ha contribuito ad innescare.

“Territorio, tradizione, innovazione: storie di giovani imprenditori”

Le storie di chi resta, o di chi torna, sono intrise di sogni e di speranze che, al di là dei luoghi e delle diverse realtà di appartenenza, contribuiscono ad accomunare e ad avvicinare i loro protagonisti.

Mossi dall’orgoglio di portare avanti le tradizioni di famiglia, o dalla soddisfazione di mettere a frutto competenze acquisite altrove, questi giovani e tenaci imprenditori si impegnano costantemente, e non senza difficoltà, per contribuire a creare una comunità viva, accogliente e resiliente per se stessi e per quelli che verranno.

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